18 ottobre 2023
ROMA: Il contrasto alla pirateria. La constatazione che le edicole sono cruciali e vanno sostenute. Il ruolo dell’intelligenza artificiale e un utilizzo più efficace delle risorse pubbliche da destinare al settore. Sono i principali fronti su cui sta lavorando il sottosegretario all’Editoria e all’Informazione, Alberto Barachini, che ieri ha presentato la campagna contro la pirateria con uno spot interpretato dall’ex calciatore Bobo Vieri.
La pirateria si conferma una piaga che colpisce indistintamente i produttori di contenuti audiovisivi, gli editori di libri e di giornali.
«Ancora oggi molti cittadini non hanno consapevolezza dei danni generati da queste attività illegali che alimentano la criminalità organizzata e non singoli hacker; si aggiunga che, oltre ad essere un reato grave, mette a rischio migliaia di posti di lavoro».
Perché servono le campagne anti pirateria?
«Le campagne mirano a sensibilizzare i cittadini. Nel 2022 l’accesso illegale a reti e archivi digitali si è tradotto per il settore media in mancati ricavi pari a 1,7 miliardi e in un mancato gettito fiscale di 319 milioni, oltre che in circa 10 mila posti di lavoro in meno. Nell’editoria dei libri genera danni per quasi 800 milioni, mentre per i giornali la violazione del diritto d’autore legata alle rassegne stampa illegali rappresenta 250 milioni di mancati ricavi».
Gli editori e gli edicolanti chiedono un sostegno alla rete dei punti vendita. Il governo interverrà con misure in favore delle edicole?
«Il fondo per l’editoria nel 2023 ha destinato 10 milioni alle edicole e aiuti per chi investe in innovazione digitale. Risorse ingenti a fronte dei soli 4 milioni di euro spesi l’anno scorso. Le edicole sono un presidio strategico soprattutto nei centri urbani dove non ci sono servizi. Siamo pronti, inoltre, a sostenere con edicolanti ed editori il servizio di delivery che potrebbe essere di aiuto alle persone anziane».
Le scuole utilizzano solo il 15% dei contributi per l’acquisto di giornali. Cosa non ha funzionato?
«Le scuole dovrebbero utilizzare tutte quelle risorse, per questo semplificheremo l’accesso ai contributi e proseguiremo la comunicazione su questa opportunità negli istituti scolastici».
Le risorse per l’editoria potrebbero confluire all’interno di un unico Fondo?
«L’obiettivo resta assicurarsi che i fondi siano allocati nel modo più efficiente. Un esempio è stata la riforma dei criteri che assegna i contributi alle agenzie di stampa e che ha portato alla difesa dei livelli occupazionali, ad aggregazioni e alla nascita di agenzie più solide e competitive. In questa ottica auspico la possibilità di unificare i fondi destinati al settore».
Lei ha da poco istituito un comitato di studio sull’intelligenza artificiale. Che lavoro svolgerà?
«A presiedere il comitato, che aprirà i lavori la settima prossima, sarà Giuliano Amato. Entro i primi mesi del 2024 verrà elaborata una prima relazione con le linee guida sull’utilizzo, lo sviluppo e le ricadute in ambito editoriale dell’AI. Relazione che sarà consegnata al governo, anche in vista dei confronti in ambito europeo e internazionale».
Barachini , giornali , Editoria , Corriere della Sera