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Introduzione

Premessa

Il presente studio comparativo si pone l’obiettivo di esaminare le peculiarità, le analogie e le divergenze dei sistemi di sostegno pubblico al settore editoriale presenti in Europa e, segnatamente, all’interno di un gruppo selezionato di otto paesi europei (Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Norvegia, Regno Unito e Svezia) con i quali il Dipartimento dell’Informazione e Editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri aveva già in passato intessuto dei costruttivi scambi di informazioni. Lo scopo dichiarato di tale raffronto è quello di comparare il sistema di sostegno pubblico all’editoria vigente in Italia con quello dei suddetti paesi.

L’idea di svolgere una nuova verifica comparativa è derivata, innanzitutto, dalla volontà di aggiornare i dati già in possesso del Dipartimento, dati che erano stati raccolti e pubblicati in occasione degli Stati Generali dell’Editoria, tenutisi a Roma tra il 28 maggio e il 4 luglio del 2019[1]. L’originaria indagine del 2019, infatti, si proponeva l’obiettivo di verificare se, al termine della fase di crisi economica, continuassero a permanere in Europa delle pregnanti forme di sostegno pubblico al sistema editoriale, onde accertare se tale crisi avesse prodotto su di esse effetti espansivi o restrittivi.

Un riflesso indotto da quella prima indagine comparativa è stato quello di constatare che le misure adottate in Italia a favore del settore editoriale, spesso poste all’indice come del tutto originali, possono essere iscritte a pieno titolo nel contesto degli ordinari interventi presenti in alcuni paesi europei; di talché quelle italiane non si configurano né come un unicum, né come modello a sé stante nel panorama europeo. Invero, ad esito anche di questa nuova verifica comparativa, emerge che le forme di sostegno pubblico all’editoria, oltre ad essere rimaste operative anche successivamente al periodo di crisi economica, sono risultate integrate o rafforzate durante la crisi pandemica e ciò colloca la legislazione italiana di settore sulla stessa lunghezza d’onda di diversi paesi europei. La sintonia che, di volta in volta, si riscontra concerne, sia la tipologia delle misure di sostegno individuate (si pensi solo al generalizzato ricorso all’IVA agevolata), sia l’entità dell’impegno economico finanziario che i bilanci pubblici sono chiamati a sopportare per favorire (o preservare) lo sviluppo del pluralismo delle fonti di informazione essenziale per ogni sistema democratico. (Sentenza della Corte costituzionale sulla contribuzione diretta n. 206 del 4giugno 2019.)[2]

Dopo questa doverosa premessa, è ora possibile passare ad esaminare di seguito obiettivi di questo nuovo report del 2021 e metodologia impiegata.

Obiettivi dello studio

Il presente studio, nell’aggiornare all’anno 2020 i dati relativi alle forme di sostegno pubblico all’editoria presenti nei paesi europei oggetto dell’indagine, ha mantenuto la generale divisione fra  misure di carattere diretto (consistenti in finanziamenti a fondo perduto  erogati direttamente nei confronti delle singole imprese editrici) e di carattere indiretto (relative a modalità di sostegno che non determinano erogazioni finanziarie a fondo perduto, pur andando a beneficio delle singole imprese editrici). A tale suddivisione ne è stata affiancata una terza (denominata Covid-19) concernente le misure una tantum adottate in favore delle imprese editoriali per preservarle dalle conseguenze economiche negative dovute alla crisi pandemica. Si precisa che, nell’ambito di tale terza categoria, le misure verranno tenute distinte: da una parte quelle che erano in vigore già precedentemente alla pandemia e che, in occasione dell’emergenza, sono state ampliate; dall’altra, quelle misure che, invece, sono state espressamente introdotte una tantum in risposta alla crisi legata al Covid-19.

Metodo per la raccolta dei dati

Data la complessità delle operazioni di raccolta dei dati, presso il Dipartimento per l’informazione e l’editoria è stato costituito un apposito gruppo di lavoro con lo scopo di gestire le interlocuzioni, per il tramite del Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione internazionale, con le rappresentanze diplomatiche italiane presenti nei diversi paesi interessati. Successivamente, il gruppo di lavoro ha preso direttamente i contatti con le Rappresentanze in Italia dei paesi interessati dallo studio per operare tutti i dovuti riscontri.

Contenuto

L’analisi delle misure di finanziamento a sostegno dell’editoria, prese in esame in questo studio, riguardano otto paesi europei (Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Norvegia, Regno Unito e Svezia, che saranno vagliati seguendo un ordine alfabetico) cui si affianca la disamina delle misure vigenti in Italia. Per ciascuno Stato, verranno esaminate le misure adottate per l’anno 2020 e, in alcuni casi (laddove, al momento in cui si scrive, i dati siano disponibili), anche i finanziamenti previsti per il 2021. Le forme di sostegno sono state raggruppate, con riferimento ad ognuno dei paesi d’interesse, in tre aree tematiche, a seconda che si tratti di misure di carattere diretto, indiretto o emergenziale-pandemico.

Si proseguirà, al termine dell’analisi dei singoli Stati, con tre comparazioni, così organizzate:

  1. un confronto tra i valori economici delle misure dirette ed emergenziali-pandemiche adottate nei diversi paesi in rapporto alle rispettive configurazioni demografiche;
  2. una stima dell’incidenza (espressa in percentuale del Prodotto Interno Lordo) delle risorse pubbliche impiegate in interventi diretti ed emergenziali-pandemici a favore del settore editoriale;
  3. un raffronto fra i tassi delle aliquote IVA ordinarie e le aliquote IVA agevolate (per il settore editoriale) che sono in vigore in ciascuno dei paesi oggetto d’esame.

È opportuno chiarire che il presente studio intende effettuare una comparazione puramente puntuale e descrittiva delle misure, prescindendo dall’analisi di efficacia delle stesse.

mappa Europa

Finlandia Svezia Norvegia Danimarca Regno Unito Germania Austria Francia Italia


[1] Lo studio è rinvenibile al seguente link: https://informazioneeditoria.gov.it/media/2973/politiche-di-sostegno-nellue-stati-generali-editoria-20giugno.pdf.

[2]https://www.cortecostituzionale.it/actionSchedaPronuncia.do?anno=2019&numero=206

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