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Introduzione
La Danimarca ha implementato, per l’anno 2020, forme di sostegno pubblico alla filiera editoriale sia di natura diretta che indiretta. In aggiunta a queste, sono state introdotte misure di supporto al settore mediatico danese con l’intento di fronteggiare le ripercussioni negative dovute all’emergenza pandemica.
Si precisa che, storicamente, la politica mediatica danese è volta a favorire la diversità e il pluralismo dell’offerta editoriale, nonché a tutelare l’indipendenza giornalistica e dunque, a tale scopo, la netta separazione fra la sfera politica e la produzione mediatica[2].
In riscontro alla richiesta di informazioni del Dipartimento, l’Ambasciata italiana con sede a Copenaghen[3] ha inoltrato il proprio contributo, per il tramite del MAECI, al fine della convalida e/o integrazione dei dati posseduti dal Dipartimento[4].
Misure dirette
La Danimarca ha investito, per il 2020, un importo totale di € 55.400.000[5] nelle misure di sostegno diretto all’editoria, così distribuite:
Misure | Importo totale 2020 |
---|---|
Contributi alla produzione editoriale su carta e online | 49.900.000 |
Fondo per l’innovazione e lo sviluppo | 2.800.000 |
Sussidi per la ristrutturazione dei media su carta e online | Erogazione max (a soggetto) di € 2.300.000 |
Contributi supplementari per la distribuzione di riviste non profit nazionali su carta | 2.800.000 |
Contributo alla produzione per i media digitali qualificati | Max 2.300.000 (fino a un max del 35% dei costi editoriali) |
Contributi a favore dei media espressione di minoranze linguistiche | 400.000 |
Procedendo per ordine, il sostegno denominato “Contributi alla produzione editoriale su carta e online” (la misura che prevede il finanziamento più corposo, fra quelle dirette) è finalizzato alla sovvenzione (per un massimo del 35%) dei costi sostenuti dalle imprese e richiede, ai fini dell’erogazione del sussidio, il rispetto dei seguenti requisiti:
- Le imprese devono avere, all’interno del personale, almeno 3 giornalisti; è previsto un limite massimo al contributo di € 2.400.000 (se si tratta di giornali regionali e locali) e di € 1.500.000 (se si tratta di giornali nazionali);
- Almeno il 50% del contenuto prodotto dev’essere di carattere editoriale;
- Almeno 1/6 del contenuto giornalistico dev’essere di produzione autonoma e di carattere indipendente;
- La testata deve garantire un minimo di 10 uscite annuali;
- È consentito che l’impresa editrice sia di proprietà di associazioni di lavoratori e dei datori di lavoro per il massimo di 1/3.
Il sistema di sostegno pubblico all’editoria danese prevede anche un “Fondo per l’innovazione e lo sviluppo”, inteso a favorire e a promuovere la nascita di nuovi media, nonché lo sviluppo e la riqualificazione dei media già esistenti. La durata massima dell’erogazione dei finanziamenti è stabilita a 3 anni.
È stato istituito, inoltre, un “Sussidio per la ristrutturazione dei media su carta e online”, con un’erogazione massima (a soggetto) di € 2.300.000. Si tratta di un sostegno volto ad evitare la chiusura delle attività in crisi e ad assicurarne, al contrario, la sopravvivenza.
I “Contributi supplementari per la distribuzione di riviste non profit nazionali su carta”, invece, sono erogati nei confronti di testate che trattino temi di carattere umanitario, culturale, educazionale, sportivo, ambientale e religioso. Le riviste devono, inoltre, garantire:
- Un minimo di 2 uscite annuali;
- Una tiratura massima totale di 40.000 copie;
- Almeno il 75% del contenuto prodotto dev’essere di natura editoriale;
- Almeno 1/3 del contenuto dev’essere di produzione autonoma;
- Sono escluse quelle testate la cui proprietà ed edizione sia affidata in capo ad altri media.
È presente, anche, un “Contributo alla produzione per i media digitali qualificati”, rivolto a produzioni editoriali di carattere esclusivamente digitale o, in alternativa, che la produzione digitale sia realizzata accanto a una pubblicazione cartacea.
Infine, la Danimarca prevede anche dei “Contributi a favore dei media espressione di minoranze linguistiche”. Si tratta di un programma contenente sovvenzioni rivolte ai media che siano espressione di minoranze linguistiche, la cui dotazione complessiva di € 10.000.000 è distribuita su 8 diversi paesi baltici. Alla Danimarca, all’interno di quest’importo totale, sono stati destinati € 400.000. Il finanziamento è riservato alla sola pubblicazione mediatica presente in Danimarca ad opera di una minoranza linguistica, il “Der Nordschleswiger”, un quotidiano in lingua tedesca, il quale riceverebbe, inoltre, su un piano quadriennale (2018-2021), un ulteriore sussidio di € 300.000 annui con lo scopo di sovvenzionare la sua transizione digitale[6].
Misure indirette
Per quanto attiene alle misure indirette, la Danimarca prevede, oltre a un’esenzione dall’aliquota IVA per i giornali stampati e digitali (tale deroga è stata estesa alla stampa digitale a partire dal 01/07/2019, in ottemperanza alla normativa europea[7]), anche un sistema di tariffe postali agevolate per la distribuzione dei giornali. Per entrambe le misure, non è stato possibile quantificare l’importo totale impiegato.
Covid-19
La Danimarca, con lo scopo di contrastare gli effetti negativi sul settore editoriale causati dall’emergenza sanitaria, ha introdotto un sistema di forme di sostegno che ha previsto, da un lato, l’istituzione di un “Aiuto a favore dei media danesi”, sottoforma di risarcimento delle perdite registrate sul fronte degli introiti pubblicitari, e, dall’altro, un “Supporto dei media a garanzia della loro liquidità”. Sono stati stanziati, rispettivamente, € 19.000.000 e € 53.600.000, per una dotazione complessiva di € 72.600.000 riservata all’emergenza Covid-19.
Misure | Importo totale 2020 |
---|---|
Aiuto a favore dei media danesi | 19.000.000 |
Supporto dei media a garanzia della loro liquidità | 53.600.000 |
Riepilogo
A seguire, un quadro sinottico riepilogativo di tutte le misure (dirette, indirette e emergenziali-pandemiche) adottate dalla Danimarca nel 2020 a sostegno della filiera editoriale:
Tipologia sostegno | Misure | Importo totale 2020 |
---|---|---|
Diretto | Contributi alla produzione editoriale su carta e online | 49.900.000 |
Fondo per l’innovazione e lo sviluppo | 2.800.000 | |
Sussidi per la ristrutturazione dei media su carta e online | Erogazione max (a soggetto) di € 2.300.000 | |
Contributi supplementari per la distribuzione di riviste non profit nazionali su carta | 2.800.000 | |
Contributo alla produzione per i media digitali qualificati | Max 2.300.000 (fino a un max del 35% dei costi editoriali) | |
Contributi a favore dei media espressione di minoranze linguistiche | 400.000[8] | |
Indiretto | Esenzione dell’aliquota IVA sulla vendita di giornali stampati e digitali | n.d. |
Tariffe postali agevolate per la distribuzione dei giornali | n.d. | |
Covid-19 | Aiuto a favore dei media danesi | 19.000.000 |
Supporto dei media a garanzia della loro liquidità | 53.600.000 | |
= 128.500.000[9] |
[1] Il dato è aggiornato al 2020.
[2] https://science-journalism.eu/wp-content/uploads/2021/03/SciCon_Charts_Ida-Willig_21-03-18.pdf.
[3] L’Ambasciata ha riportato di aver consultato le seguenti fonti: la pagina web del Ministero della Cultura danese (https://kum.dk), la Legge Finanziaria (https://www.oes-cs.dk/bevillingslove/), lo studio “Media Subsidy in Denmark”, di Ida Willig, al quale si è già fatto richiamo alla precedente nota (https://science-journalism.eu/wp-content/uploads/2021/03/SciCon_Charts_Ida-Willig_21-03-18.pdf), e, per quanto attiene più specificamente alle misure adottate al fine di mitigare gli effetti dell’emergenza pandemica, si è fatto riferimento ai seguenti link: https://www.ecmi.de/infochannel/detail/minority-language-media-and-the-covid-19-pandemic-the-case-of-german-in-denmark-an-interview-with-gwyn-nissen e, da ultimo, https://www.altinget.dk/artikel/bredt-flertal%25C2%25A0indgaar-aftale-om%25C2%25A0corona-stoette-til%25C2%25A0mediedanmark.
[4] L’indagine del Dipartimento è stata svolta attingendo dalle informazioni presenti sulla pagina web del Ministero della Cultura danese (https://kum.dk) e sul report “Public funding of high-quality journalism, A report for the ACCC”, di Robin Foster e Mark Bunting, del 10/04/2019.
[5] Si precisa che l’ammontare non è comprensivo delle misure “Sussidi per la ristrutturazione dei media su carta e online” e “Contributo alla produzione per i media digitali qualificati”.
[6] Il “Der Nordschleswiger” riceverebbe, inoltre, un considerevole sussidio (approssimativamente di € 2.400.000) da parte del Governo tedesco. Per ulteriori approfondimenti in merito ai contributi erogati dalla Danimarca a favore dei media di minoranze linguistiche e al “Der Nordschleswiger” si può consultare il seguente link: https://www.ecmi.de/infochannel/detail/minority-language-media-and-the-covid-19-pandemic-the-case-of-german-in-denmark-an-interview-with-gwyn-nissen.
[7] https://science-journalism.eu/wp-content/uploads/2021/03/SciCon_Charts_Ida-Willig_21-03-18.pdf.
[8] Sono esclusi i € 300.000 destinati al “Der Nordschleswiger” per la sua trasformazione digitale.
[9] L’ammontare non è comprensivo della dotazione riservata al “Contributo alla produzione per i media digitali qualificati” e dei “Sussidi per la ristrutturazione dei media su carta e online”, in quanto per queste misure non si è a conoscenza dei relativi stanziamenti.