Si procede, ora, alla comparazione fra i valori economici delle sole misure dirette strutturali a sostegno dell’editoria in rapporto alla configurazione demografica di ciascuno dei paesi oggetto dello studio, compresa l’Italia.

Si prenderanno in considerazione, ai fini del raffronto, i valori circoscritti all’anno 2020 delle sole misure per le quali il dato è disponibile secondo quanto indicato nelle sezioni dedicate ai singoli paesi. Si precisa che i dati relativi alle popolazioni sono stati raccolti dal portale web della Banca Mondiale[1] e che, dalla seguente comparazione, sono esclusi quegli Stati (Germania e Regno Unito) che non adottano forme di sostegno pubblico diretto a favore del settore editoriale.

Di seguito, invece, si dispone tale elenco in ordine decrescente, a partire dal paese che presenta il più alto valore di risorse dirette pro capite impiegate a favore dell’editoria al paese che presenta il valore minore:

Per la seguente comparazione, invece, sono state prese in considerazione le risorse impiegate da ciascuno Stato sia per le misure dirette strutturali che per le misure, dirette e indirette, temporanee varate in occasione dell’emergenza pandemica:

E, a seguire, il relativo assetto in ordine decrescente:

Si noterà come, sia escludendo che includendo le risorse adoperate per le misure di natura emergenziale-pandemica, l’ordine tra i paesi rimane pressoché invariato (fatta eccezione per l’Italia che, in forza delle ingenti risorse impiegate per far fronte all’emergenza sanitaria, precede l’Austria, collocandosi al quinto posto). Ciò in virtù dell’omogenea e proporzionale distribuzione, da parte di ciascuno Stato, delle risorse pubbliche tra misure dirette strutturali e misure dirette e indirette temporanee adottate in occasione della crisi sanitaria.

[1] https://www.worldbank.org/en/home.