Lo studio è stato realizzato a cura del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, nasce da un’idea del Consigliere Ferruccio Sepe che ha supervisionato lo sviluppo, e, con il coordinamento tecnico della Dott.ssa Stefania Palamara e della Dott.ssa Stefania Zaccagno.
La raccolta dei dati e delle informazioni in merito ai singoli Stati europei, inclusa la presa di contatto con le Ambasciate (nonché la supervisione, in fase di redazione, per gli Stati di loro competenza), è stata realizzata ad opera della Dott.ssa Angela Maria Bosco per quanto attiene all’Austria e alla Germania, della Dott.ssa Giada Ragozzino per quanto attiene al Regno Unito, dell’Ing. Rosario Sbrescia per quanto concerne la Norvegia e la Svezia, della Dott.ssa Stefania Sereni per quanto concerne la Danimarca e la Francia e, infine, della Dott.ssa Irene Vozzo con riferimento alla Finlandia.
I paragrafi relativi alle misure dirette e indirette in Italia sono stati curati dalla Dott.ssa Stefania Sereni, dalla Dott.ssa Irene Vozzo, dalla Dott.ssa Angela Maria Bosco e dalla Dott.ssa Giada Ragozzino.
Si è occupata dello sviluppo e dell’elaborazione della sezione concernente l’Italia la Dott.ssa Irene Vozzo.
Si è occupata dell’integrazione dei dati, della redazione del testo, dell’impaginazione grafica dello studio e della realizzazione delle analisi comparative la Dott.ssa Marta Galli.
Ha curato l’impaginazione e la pubblicazione dello studio sul sito internet del Dipartimento l’Ing. Rosario Sbrescia.
Si ringraziano le Ambasciate con sede in Italia dei paesi oggetto dello studio, quali Austria, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Norvegia, Regno Unito e Svezia, nonché le Ambasciate d’Italia con sede nei medesimi paesi, in virtù della loro preziosa collaborazione ai fini della realizzazione del presente lavoro.
Un particolare ringraziamento al Ministero per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, il quale ha operato da tramite, per il Dipartimento, con le Ambasciate d’Italia dislocate presso gli Stati esteri d’interesse, garantendo allo studio un inestimabile contributo.