Contributo a fondo perduto per gli investimenti in tecnologie innovative 2023

L'articolo 1, comma 375, della legge 30 dicembre 2021 n. 234, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024”, ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, il “Fondo straordinario per gli interventi di sostegno all'editoria” con dotazione pari a 90 milioni di euro per l'anno 2022 e di 140 milioni di euro per l'anno 2023.

Con il D.P.C.M. 10 agosto 2023, emanato di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali il Ministro delle imprese e del Made in Italy ed il Ministro dell’economia e delle finanze, sono state ripartite le risorse del Fondo Straordinario per l’Editoria, pari a 140 milioni per il 2023. In particolare, al fine di sostenere la domanda di informazione, gli articoli 5 e 6 del suddetto D.P.C.M. hanno previsto un contributo a fondo perduto per l’anno 2023 di complessivi 55 milioni di euro (di cui: 10 milioni per l’art. 5 e 45 milioni per l’art. 6 del D.P.C.M. 10 agosto 2023), che costituisce tetto di spesa, volto ad incentivare gli investimenti orientati all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale delle imprese editrici di quotidiani e periodici e delle agenzie di stampa (art. 5 del D.P.C.M. 10 agosto 2023) e nel settore dell’editoria radiofonica e televisiva (art. 6 del D.P.C.M. 10 agosto 2023). Il contributo è destinato alle imprese che abbiano effettuato investimenti in tecnologie innovative per l’adeguamento e l’ammodernamento tecnologico delle infrastrutture e dei processi produttivi, finalizzati al miglioramento della qualità dei contenuti e della loro fruizione da parte dell’utenza.

In particolare l’articolo 6, comma 2, del citato D.P.C.M. 10 agosto 2023 dispone che le risorse previste per il settore dell’editoria radiofonica e televisiva sono attribuite per le finalità ed i soggetti di seguito indicati:

a) una quota, pari ad euro 20 milioni, è destinata agli investimenti dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) nazionali titolari di Logical Channel Numbers (LCN), attribuiti secondo quanto previsto dalla delibera AGCOM 116/21/CONS, con esclusione dei soggetti a partecipazione pubblica e dei soggetti titolari di LCN destinati esclusivamente alla diffusione di programma di televendite;

b) una quota, pari ad euro 15 milioni, è destinata agli investimenti dei fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) operanti in ambito locale che, all’esito delle procedure adottate in attuazione dell’art.1 comma 1034 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, abbiano avuto accesso alla capacità trasmissiva nelle Aree tecniche di cui alla Delibera AGCOM/19/39/CONS;

c) una quota, pari ad euro 10 milioni, è destinata agli investimenti dei titolari di concessioni radiofoniche, dei fornitori di contenuti radiofonici digitali e dei consorzi di imprese editoriali operanti in tecnica DAB, previsti dalla Delibera AGCOM 664/09/CONS.

Ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, l'efficacia della disposizione è subordinata all’autorizzazione della Commissione europea che, con decisione n. C(2024) 3253 final del 13 maggio 2024, pubblicata in data 20 giugno 2024 (Aiuto di Stato “SA.112855), si è pronunciata sulla compatibilità dell’agevolazione con le disposizioni normative europee sugli aiuti di Stato, autorizzandone l’applicazione per l’anno 2023.

Con successivo decreto del Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria del 4 luglio 2024 sono state, quindi, definite, all’articolo 2 ed all’articolo 3, le modalità per la fruizione di tale agevolazione.  

Chi può accedere al beneficio

Possono beneficiare del contributo le imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa, nonché gli operatori del settore dell’editoria radiofonica e televisiva.

Per le imprese editrici di giornali e periodici e agenzie di stampa (articolo 5, comma 1, del D.P.C.M. 10 agosto 2023 e articolo 2, comma 1, del decreto del Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria 4 luglio 2024) costituiscono requisiti per l’accesso al contributo:

a) la sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo;

b) la residenza fiscale in Italia ovvero la presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;

c) l’indicazione, nel Registro delle imprese, quale codice di attività primario e/o prevalente, del codice di classificazione ATECO, con le seguenti specificazioni:

  • per le imprese editoriali di quotidiani: 58.13 (edizione di quotidiani);
  • per le imprese editoriali di periodici: 58.14 (edizione di riviste e periodici);
  • per le agenzie di stampa: 63.91 (attività delle agenzie di stampa);

d) l’iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione (ROC), istituito presso l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni;

e) il regolare adempimento degli obblighi contributivi e previdenziali;

f) non essere sottoposti a procedure di liquidazione volontaria, coatta amministrativa o giudiziale.

Per gli operatori del settore dell’editoria radiofonica e televisiva (articolo 6, comma 2, lettere a), b) e c) del D.P.C.M. 10 agosto 2023 e articolo 3, comma 3, lettere a), b) e c) del decreto del Capo Dipartimento per l’informazione e l’editoria 4 luglio 2024) costituiscono requisiti per l’accesso al contributo:

a) la sede legale in uno Stato dell’Unione europea o nello Spazio economico europeo;

b) la residenza fiscale in Italia ovvero la presenza di una stabile organizzazione sul territorio nazionale, cui sia riconducibile l’attività commerciale cui sono correlati i benefici;

c) il possesso di titoli autorizzatori in corso di validità, ai sensi delle delibere AGCOM 353/11/CONS e 664/09/CONS per i rispettivi ambiti di competenza, nel periodo cui si riferiscono le misure di cui al presente provvedimento;

d) per i soggetti di cui alle lettere a) e b) del comma 3, dell’articolo 3, del decreto 4 luglio 2024, la corretta e continuativa diffusione dei marchi associati alle numerazioni LCN di cui si è titolari;

e) per i soggetti di cui alla lettera c) del comma 3, dell’articolo 3, del decreto 4 luglio 2024, la corretta e continuativa diffusione dei programmi e dei contenuti radiofonici riconducibili alla concessione e/o all’autorizzazione di cui si è titolari;

f) per gli investimenti sostenuti dai consorzi di imprese editoriali di cui alla medesima lettera c) del comma 3 dell’articolo 3, del decreto 4 luglio 2024, attraverso società mandatarie in esclusiva, l’espressa previsione nello statuto della società mandataria che ha sostenuto le spese;

g) il regolare adempimento degli obblighi contributivi e previdenziali;

h) l’indicazione, nel Registro delle imprese, del codice di classificazione ATECO con le seguenti specificazioni:

  • per le emittenti radiofoniche: 60.10 (trasmissioni radiofoniche);
  • per le emittenti televisive: 60.20 (attività di programmazione e trasmissioni televisive);

i) non essere sottoposti a procedure di liquidazione volontaria, coatta amministrativa o giudiziale.

Il contributo concorre alla formazione del reddito e, pertanto, è soggetto a ritenuta IRES.

Come e quando presentare la domanda

Le imprese editrici di quotidiani e periodici e le agenzie di stampa che intendono accedere al contributo per l’anno 2023 possono presentare la domanda dalle ore 10.00 del 28 ottobre 2024 alle ore 17.00 del 19 novembre 2024, attraverso la procedura disponibile nell'area riservata del portale impresainungiorno.gov.it, accessibile cliccando sul link "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per l'informazione e l'editoria" -> "Contributo straordinario per gli investimenti in tecnologie innovative 2023" del menù "Servizi on line", previa autenticazione via Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), Carta Nazionale dei Servizi (CNS), Carta d’Identità Elettronica (CIE). La domanda deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante dell’impresa, esclusivamente con firma CAdES. In caso di errore, sarà possibile, per tutta la durata di apertura dello sportello, presentare una nuova domanda che annulla la precedente. Gli operatori del settore dell’editoria radiofonica e televisiva che intendono accedere al contributo per l’anno 2023, possono presentare la domanda dalle ore 10.00 del 28 ottobre 2024 alle ore 15.00 del 19 novembre 2024, attraverso la piattaforma informatica resa disponibile sul portale del sito del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Per tutte le categorie è previsto l’invio di una sola domanda per impresa richiedente.

Determinazione del contributo

Il contributo è concesso sotto forma di rimborso, in misura pari al 70 per cento, delle spese sostenute e documentate per la realizzazione degli investimenti realizzati nell’anno 2023 e dichiarati in domanda, entro i limiti dei rispettivi stanziamenti. Qualora il totale dei contributi richiesti per ciascuna delle finalità previste risulti superiore alle risorse rispettivamente disponibili, si procede al riparto proporzionale tra i soggetti aventi diritto, ai sensi dell’articolo 7, comma 2, del D.P.C.M. 10 agosto 2023.

Riconoscimento del contributo

Gli elenchi dei soggetti cui è riconosciuto il contributo con l’importo a ciascuno spettante sono approvati con decreto del Capo del Dipartimento e pubblicati su questo sito.

Erogazione del contributo

Il contributo è erogato, al netto delle ritenute erariali, mediante accredito sul conto corrente intestato al beneficiario e dichiarato nella domanda di accesso.

Normativa

Per maggiori informazioni

Per le imprese editrici di imprese editrici di quotidiani e periodici e per le agenzie di stampa:

  • per istruzioni sulla compilazione della domanda consultare il manuale utente della procedura ;
  • per assistenza tecnica per l'accesso al portale o per la compilazione della domanda contattare l'Help Desk al numero 0664892717 dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 17:00;
  • per le risposte alle domande più ricorrenti pervenute al Dipartimento, consultare le FAQ;
  • qualora le FAQ non dovessero essere utili a superare eventuali dubbi, la richiesta di chiarimenti dovrà essere inoltrata esclusivamente tramite posta elettronica ordinaria alla seguente casella di posta dedicata: fondo.straordinario@governo.it.

Gli operatori del settore dell’editoria radiofonica e televisiva potranno, invece, inviare eventuali quesiti o richieste di chiarimento esclusivamente tramite posta elettronica ordinaria alla seguente casella di posta dedicata: fondoeditoria@mise.gov.it.

Potranno, inoltre, reperire ulteriori informazioni sulla misura di sostegno sul sito del MIMIT alla sezione dedicata.

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