6 luglio 2020

Il Ministero dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare, in collaborazione con la Guardia Costiera, Ispra, Iss, Enea e la “Commissione Colao”, ha realizzato una campagna di comunicazione utile a proporre e a ricordare quali sono i comportamenti giusti per evitare la dispersione di guanti e mascherine a danno dell’ambiente. In Italia si ha una produzione giornaliera di rifiuti da mascherine pari a circa 410 tonnellate, con un valore medio previsto per la fine del 2020 di 100.000 tonnellate di rifiuti; la produzione di rifiuti da guanti sino a fine anno sarà di un valore medio di 200.000 tonnellate. Questi sono i numeri che hanno sollecitato l’attenzione del Ministero per l’avvio della campagna di comunicazione.

Obiettivi 

La campagna ha come obiettivi la sensibilizzazione dei cittadini sul corretto smaltimento dei dispositivi di protezione individuale, allo scopo di preservare l’ambiente, in particolare il mare e il suo delicato ecosistema, ed inoltre aumentare il livello di attenzione verso l’ambiente per favorirne la sua protezione, accrescendo la consapevolezza dei cittadini e dei milioni di turisti che scelgono l’Italia per le loro vacanze.

Target 

La campagna è rivolta a tutta la popolazione.

Contenuto dei messaggi 

Attraverso un testimonial di eccezione, come Enrico Brignano, i messaggi intendono sottolineare i giusti comportamenti da osservare per evitare l’inquinamento ambientale, cioè: gettare le mascherine e guanti nell’indifferenziato, servirsi il più possibile di quelli riutilizzabili, non buttarli a terra per evitare gravi danni all’ambiente. Si tratta di un semplice gesto: “In fondo a noi che ci costa?” è il claim della campagna. Gli hashtag sono: #buttalibene e #allambientenonservono.

Strumenti e mezzi

La campagna è diffusa sulle reti Rai (spot tv e radio) e sulle piattaforme multimediali e social (siti istituzionali, youtube, instagram, facebook, twitter etc.) nonchè attraverso il coinvolgimento dei media locali, delle strutture balneari e delle associazioni ambientaliste e culturali del territorio.

Fonte: Ministero dell’Ambiente della tutela del territorio e del mare, in collaborazione con la Guardia Costiera, Ispra, Iss, Enea e Comitato di esperti in materia economica e sociale presieduto dal dott. Vittorio Colao.