1 luglio 2022
La campagna, la seconda promossa dal Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale, intende illustrare i diversi ambiti di competenza di questa Autorità di Garanzia, che non si esauriscono in quello della detenzione penale. Compito del Garante nazionale, infatti, è monitorare non solo gli istituti di pena, ma anche i centri per il rimpatrio, i reparti psichiatrici ospedalieri, i luoghi di trattenimento e di interrogatorio in uso alle forze di polizia, le strutture chiuse dove sono ospitate persone anziane o con disabilità e altre strutture, più o meno formali, di privazione della libertà. La campagna vuole accrescere la conoscenza del pubblico sull’attività del Garante, che ha accesso in ogni momento a tutti i luoghi di privazione della libertà, alle persone ristrette, agli operatori e alla relativa documentazione e che ne riferisce annualmente al Parlamento.
Obiettivi
La campagna ha l’obiettivo di contribuire a superare l’improprio appellativo di ‘Garante dei detenuti’, con il quale diversi media continuano a riferirsi al Garante nazionale e di informare i cittadini del fatto che su tutti i diversi luoghi della privazione della libertà vigila uno sguardo indipendente e istituzionale: quello del Garante nazionale.
Target
I destinatari della campagna sono tutta la popolazione e gli stakeholder.
Contenuto dei messaggi
Lo spot, attraverso una carrellata di luoghi (il muro di cinta di un carcere, una cella che si chiude, il cortile di un centro per il rimpatrio, il corridoio di una struttura sanitaria assistenziale) e di persone in essi ristrette o che vi lavorano, presenta le diverse sfaccettature dell’attività di intervento del Garante nazionale. Le immagini provengono da veri luoghi di privazione della libertà in Italia e per questo hanno una particolare immediatezza sul piano comunicativo. Il testo in sovraimpressione si accompagna alla voce narrante cosicché allo spettatore vengono forniti diversi input di comprensione. Con il claim: «Il Garante entra, vede e si impegna per cambiare», in coerenza con quello dello scorso anno, la campagna ribadisce che il Garante visita i luoghi di privazione della libertà, interviene per cambiare le cose attraverso rapporti e raccomandazioni alle Autorità competenti e ne riferisce al Parlamento.
Strumenti e mezzi
La campagna è diffusa sulle reti Rai (spot tv e radio).
Il sito dedicato è: www.garantenazionaleprivatiliberta.it