8 aprile 2013
Lo spot della campagna
Presentazione
La Struttura di Missione per il Rilancio dell’Immagine dell’Italia, opera alle dirette dipendenze del Ministro per gli Affari Regionali il Turismo e lo Sport.
Con Decreto del 18 maggio 2012 è stato istituito dal Ministro per gli Affari Regionali, Turismo e Sport, il Comitato per la Promozione ed il Sostegno del Turismo Accessibile, presieduto dal Coordinatore della Struttura di Missione per il rilancio dell’immagine dell’Italia, composto dai massimi esperti del settore, le rappresentanze istituzionali e del Terzo Settore.
Il Comitato ha il compito di delineare e promuovere politiche, strategie e progetti in materia di turismo accessibile, anche in attuazione e sulla base dei principi enunciati dell'art. 30 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dal nostro Paese con la Legge n.18/2009.
Per “Turismo Accessibile” s'intende quel turismo attento ai bisogni di tutti e con una elevata qualità dell’offerta. Un Turismo quindi inclusivo, ovvero pronto a rispondere ai bisogni di diverse fasce di popolazione che hanno esigenze diversificate: bambini, anziani, mamme con i passeggini, persone con disabilità che si muovono su sedia a ruote o che hanno difficoltà di deambulazione, persone che hanno limitazioni agli arti superiori e/o inferiori, persone che non vedono e/o non sentono, che hanno allergie o intolleranze ad ambienti o ad alimenti.
Obiettivi
Per quanto concerne la comunicazione il Comitato si è impegnato al fine di sostenere la realizzazione di una campagna di comunicazione mirata alla sensibilizzazione della cittadinanza.
L’iniziativa nasce con l’intento di diffondere il concetto di “ospitalità turistica per tutti”, promuovendo gli aspetti legati ai temi della accoglienza, della mobilità, della formazione e della informazione.
Target
Persone di tutte le età con particolare attenzione ai giovani.
Contenuto dei messaggi
Lo spot “Un paese ospitale”, è un film di promozione in ambito nazionale ed internazionale di un “concept” dell'Italia "accessibile" a tutti. E’ stato prodotto dalla struttura di Missione per il Rilancio dell’immagine dell’Italia in collaborazione con la Direzione Nazionale dello UILDM - Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare.
“Un Paese ospitale” racconta la storia di una coppia che visita il nostro Paese. Lei è normodotata, lui per muoversi utilizza una carrozzina. Il film è una sorta di “diario di viaggio”, girato in uno stile naturale e fresco ma con una particolare attenzione alla composizione, alla bellezza del paesaggio e di alcuni scorci architettonici delle città. I due protagonisti attraversano l’Italia da Nord a Sud, dal Trentino alla Sicilia, portandoci a conoscere alcuni luoghi “chiave” del nostro Paese, da un punto di vista turistico: alcuni noti, altri meno noti. In questa occasione il film è commentato da un testo che rinforza il concetto alla base della campagna: “L’ospitalità non è una cosa che si impara a scuola. E’ una cosa che hai nel sangue, nel DNA, è qualcosa che respiri nell’aria del luogo dove nasci, che cresce nella terra. L’ospitalità è fatta di gesti, grandi o piccoli. A volte non servono striscioni, bande musicali, fasce tricolori e chiavi della città: basta uno sguardo. O un minimo accorgimento. L’ospitalità è una cosa meravigliosa. L’ospitalità ti fa sentire bene e fa sentire bene gli altri. Ospitalità significa aprire la tua casa, il tuo albergo, le tue braccia al mondo. O anche solo spostarsi, perché qualcun’altro possa godersi lo spettacolo. Ospitalità significa rimuovere qualche ostacolo e rendere tutto più accessibile, per tutti”.
Un Paese più ospitale, è un Paese migliore.
Strumenti e mezzi
Lo spot televisivo di 30” è in onda sulle reti RAI a partire dal giorno 4 aprile 2013. E’ stata inoltre avviata una campagna di viralizzazione online che ne prevede la diffusione sul web attraverso i canali video e blog di maggior successo, con l’intento di raggiungere e coinvolgere un pubblico sempre più ampio, in collaborazione con www.italia.it
Insieme ai media tradizionali si è proposto di incentivare, in relazione al tipo di comunicazione ed al target di destinatari, l’utilizzo dei social network (ad esempio Twitter, Facebook, ecc…), al fine di diffondere anche tra le nuove generazioni una giusta consapevolezza e conoscenza dell’argomento.