1 gennaio 2012
Lo spot video
Presentazione
Campagna “ITS - Piano per l’occupabilità dei Giovani – Italia 2020”
Gli Istituti Tecnici Superiori rappresentano, a livello postsecondario, un elemento di assoluta novità in Italia poiché offrono la possibilità di accedere ad una alta formazione tecnica specializzata e non accademica che punta a garantire le condizioni per il concreto ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, attraverso lo stretto rapporto con l’Impresa.
E’ opportuno ricordare che:
- gli ITS non rappresentano né il 6°/7° anno della scuola secondaria superiore, né un ulteriore corso universitario, una sorta di Laurea super-breve biennale; ma si collocano all’interno di un nuovo settore, non esistente in Italia, quale quello del sistema “terziario post-secondario”. Gli ITS hanno senso se si pongono in rapporto con il mondo della ricerca, con il mondo accademico, con l’occupazione giovanile, con le esigenze del mercato del lavoro e delle imprese;
- gli ITS vogliono accompagnare e formare i giovani alla valorizzazione dei risultati della ricerca tecnologica più avanzata e vitalizzare - in due anni con 1.800/2.000 ore di formazione, stage anche all’estero, laboratori nelle imprese - le capacità di progettazione di azioni innovative con l’obiettivo di qualificare i percorsi di specializzazione Tecnica Superiore nelle aree tecnologiche di “Industria 2015”, secondo il modello della formazione professionale aziendale;
- come ha stabilito la Legge 240/2010 di riforma del sistema universitario con gli artt. 3 e 14, gli ITS rappresentano una concreta proposta formativa, dotata di una propria specificità didattica, deduttiva ed esperenziale, votata alla premialità di una costante attività laboratoriale in situazione con riconoscimento di crediti formativi universitari (CFU);
- gli ITS hanno natura privatistica in quanto sono Fondazioni di partecipazione di diritto privato con apporto pubblico da considerare “organismi di diritto pubblico” ai sensi del D.Lgs 163/2006, in cui scuola, struttura formativa accreditata dalla Regione, impresa del settore produttivo, dipartimento universitario ed ente locale esercitano il ruolo di soggetti fondatori per assicurare alti standard organizzativi e piena occupabilità giovanile;
- gli ITS, nell’esercizio della loro terzietà ed autonomia, devono essere messi in grado di dare una risposta di sistema tra domanda e offerta di lavoro altamente qualificato, a condizione che sappiano recepire i fabbisogni formativi ed innovativi espressi dal tessuto imprenditoriale locale e realizzare una forte azione di orientamento rivolta alle famiglie, agli studenti, agli insegnanti;
- gli ITS devono segnare una discontinuità rispetto alla didattica e alla metodologia dei percorsi formativi della scuola secondaria di secondo grado. La didattica dovrà abbandonare schemi e vincoli disciplinaristici per privilegiare metodologie più specificatamente legate alle realtà aziendali e, in generale, al mercato del lavoro.
I giovani, le loro famiglie chiedono un adeguato aiuto per un progetto di vita in cui credere e per un lavoro qualificato con cui crescere. Il Paese chiede risposte chiare, certe, veloci. Dobbiamo accogliere queste sfide offrendo risposte concrete alle esigenze dei giovani, soprattutto offrendo alta formazione e occupazione.
Per promuovere gli Istituti Tecnici Superiori è stato realizzato uno spot televisivo trasmesso sulle reti RAI nel mese di Gennaio 2012.
Fonte: Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca