Nell’ambito dell’attività di collaborazione tra il Dipartimento e la Guardia di Finanza – Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie, i controlli sono svolti su un campione di imprese selezionato annualmente in relazione alle diverse tipologie di contributo e sulla base di un complesso di indici di rischio tratti dall’esame della documentazione contabile prodotta dalle imprese editrici.
Si riporta di seguito una tabella riepilogativa delle campagne di controllo:
Campagne di controllo sui contributi | N. di imprese sottoposte a controllo |
---|---|
2009 | 29 |
2010 | 19 |
2011 | 13 |
2012 | 11 |
2013 | 7 |
2014 | 22 |
2015 (in corso) | 13 |
Rappresentazione grafica
Grazie al sistema di controlli, particolarmente strutturato dall’anno 2009, è stato possibile far emergere irregolarità e comportamenti patologici; sulla scorta di tali evidenze, il Dipartimento ha annullato i contributi erogati sulla base di documenti risultati non veritieri.
L’incrocio tra i dati relativi ai contributi erogati e quelli relativi ai contributi annullati in uno stesso intervallo temporale - dal 2006 al 2011 - che per estensione può essere considerato significativo, evidenzia che i fenomeni patologici hanno interessato circa il 10 per cento delle risorse erogate.
In particolare, a fronte di un totale erogato pari a circa 861 milioni di euro (dal 2006 al 2011) ad oggi è stato accertato a seguito dei decreti di annullamento adottati dall’amministrazione un indebito pari a circa 85 milioni di euro (corrispondente al 9,87%).
Ai fini del recupero degli indebiti, che peraltro costituiscono spesso oggetto di controversie giudiziarie con le imprese, l’Amministrazione ha intrapreso le seguenti azioni:
- compensazioni con successivi crediti maturati a titolo di contributo dalle imprese editrici interessate dai controlli, con un recupero pari a circa 5 milioni di euro;
- insinuazioni al passivo nelle procedure concorsuali cui le imprese editrici sono state assoggettate, per un importo pari a circa 20 milioni di euro;
- rateizzazione di indebiti con garanzia fideiussoria, con un recupero, ad oggi, pari, a circa 6 milioni di euro;
- riscossione coattiva mediante iscrizione a ruolo delle altre somme da recuperare;
- costituzione in qualità di parte civile in procedimenti penali pendenti per l’accertamento delle ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato per indebita percezione di contributi pubblici.