Nell’ambito dell’attività di collaborazione tra il Dipartimento e la Guardia di Finanza – Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressioni Frodi Comunitarie, i controlli sono svolti su un campione di imprese selezionato annualmente in relazione alle diverse tipologie di contributo e sulla base di un complesso di indici di rischio tratti dall’esame della documentazione contabile prodotta dalle imprese editrici.
Grazie al sistema di controlli, particolarmente strutturato dall’anno 2009, è stato possibile far emergere irregolarità e comportamenti patologici; sulla scorta di tali evidenze, il Dipartimento ha annullato, in via di autotutela, i contributi erogati sulla base di documenti risultati non veritieri.
Ai fini del recupero degli indebiti, che peraltro costituiscono spesso oggetto di controversie giudiziarie con le imprese, l’Amministrazione ha intrapreso le seguenti azioni:
- compensazioni degli indebiti percepiti con successivi crediti maturati a titolo di contributo dalle imprese editrici interessate dai controlli, con un recupero pari a circa 5 milioni di euro; in alcuni casi i decreti di annullamento con compensazione adottati sono stati impugnati dalle imprese editrici, con esiti dei contenziosi sfavorevoli all’Amministrazione;
- insinuazioni al passivo nelle procedure concorsuali cui le imprese editrici sono state assoggettate, per un importo pari a circa 23 milioni di euro;
- attivazione di procedure di riscossione coattiva mediante iscrizione a ruolo in esecuzione di sentenze pronunciate dall’Autorità Giudiziaria penale, amministrativa e contabile, per un importo pari a circa 29 milioni di euro;
- costituzione in qualità di parte civile in procedimenti penali pendenti per l’accertamento delle ipotesi di reato di truffa ai danni dello Stato per indebita percezione di contributi pubblici;
- recuperi di indebiti mediante rateizzazione con garanzia fideiussoria, per un importo pari a circa 13 milioni di euro.
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